Venerdì 4 marzo 2011 presso il Centro Urbani a Zelarino, alle ore 20.30 si terrà il primo incontro di preparazione alla GMG. L’incontro è aperto a tutti i giovani che parteciperanno (già iscritti) e quelli ancora indecisi per la GMG. Il tema è quello del messaggio del Papa: radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede.
L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione. Auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare alla pienezza della vita, sostenendo e facendo crescere, a partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto. Come osserva Papa Benedetto XVI, «alla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita» (Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, 21 gennaio 2008). Con preoccupante frequenza, la cronaca riferisce episodi di efferata violenza: creature a cui è impedito di nascere, esistenze brutalmente spezzate, anziani abbandonati, vittime di incidenti sulla strada e sul lavoro. Cogliamo in questo il segno di un’estenuazione della cultura della vita, l’unica capace di educare al rispetto e alla cura di essa in ogni stagione e particolarmente nelle sue espressioni più fragili. Il fattore più inquietante è l’assuefazione: tutto pare ormai normale e lascia intravedere un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi. Smarrito il senso di Dio, l’uomo smarrisce se stesso: «l’oblio di Dio rende opaca la creatura stessa» (Gaudium et spes, n. 36). Occorre perciò una svolta culturale, propiziata dai numerosi e confortanti segnali di speranza, germi di un’autentica civiltà dell’amore, presenti nella Chiesa e nella società italiana. Tanti uomini e donne di buona volontà, giovani, laici, sacerdoti e persone consacrate, sono fortemente impegnati a difendere e promuovere la vita. Grazie a loro anche quest’anno molte donne, seppur in condizioni disagiate, saranno messe in condizione di accogliere la vita che nasce, sconfiggendo la tentazione dell’aborto. Vogliamo di cuore ringraziare le famiglie, le parrocchie, gli istituti religiosi, i consultori d’ispirazione cristiana e tutte le associazioni che giorno dopo giorno si adoperano per sostenere la vita nascente, tendendo la mano a chi è in difficoltà e da solo non riuscirebbe a fare fronte agli impegni che essa comporta.
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Catechesi, Famiglie, Giovani
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Il telo sospeso è la caratteristica principale e più evidente della tenda, sotto ad esso si trova riparo nel sole e nella pioggia, si trovano l’intimità e la sicurezza. Per la nostra comunità vuol dire riscoprire la bellezza delle relazioni, essere luogo dove si fa esperienza dell’amore di Dio e si offre accoglienza per tutti. Una vita di comunità che si regge sui pali giusti non ha paura di accettare la pluriformità delle esperienze che si possono vivere al proprio interno. Per questo il telo di copertura potrà anche essere il risultato di un patchwork tra realtà con sensibilità proprie, ma uguali riferimenti di sostegno. Cucire tra loro tutte queste “pezze” di grandezza, colore e consistenza differenti è un lavoro non da poco, un esercizio di pazienza che però premierà nella bellezza del risultato. Il patchwork si avvicina di più al volto di Dio, mentre l’omogeneità dei tessuti – con conseguente scarto di chi non ci piace perché ha una “trama” diversa dalla nostra – assomiglierà di più a chi la cuce. Domandiamoci se questo è un buon servizio al Vangelo. Gli inviti di Isaia nell’infondere coraggio l’un l’altro, così come quelli di San Giacomo, ci saranno preziosi in questa settimana, mentre dal Vangelo viene dato proprio questo monito: non farci un’immagine di Dio (e della sua Chiesa) a nostro piacimento, ma leggere i segni che rivelano la Sua reale presenza salvifica in obbedienza allo Spirito. L’esercizio è quindi quello di scoprire le caratteristiche di ciascuno e valorizzarle nel posto giusto, perché ne abbia a godere l’intera comunità; facendo attenzione a non accostare semplicemente l’attività di uno a quella dell’altro, ma sforzandosi di fissare quei punti che ci “bucano” un po’, ma ci rendono una “tela compatta ed efficace”.
Oggi celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale
“La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione”
Dal messaggio di Benedetto XVI
“In una società multietnica che sempre più sperimenta forme di solitudine e di indifferenza preoccupanti, i cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli”. Lo afferma Benedetto XVI nel suo messaggio per l’84esima Giornata missionaria mondiale che quest’anno si celebrerà il 24 Ottobre con il tema “La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione”. “Solo a partire da questo incontro con l’Amore di Dio, che cambia l’esistenza, possiamo vivere in comunione con Lui e tra noi, e offrire ai fratelli una testimonianza credibile, rendendo ragione della speranza che è in noi” aggiunge il Papa, ricordando che ogni anno la Giornata missionaria mondiale offre “l’occasione per rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo e dare alle attività pastorali un più ampio respiro missionario”. L’impegno e il compito dell’annuncio evangelico spettano all’intera Chiesa “missionaria per sua natura” evidenzia il Pontefice, ricordando inoltre l’impegno degli operatori pastorali per promuovere la comunione ecclesiale, “in modo che anche il fenomeno dell’ ‘interculturalità possa integrarsi in un modello di unità, nel quale il Vangelo sia fermento di libertà e di progresso, fonte di fraternità, di umiltà e di pace”. Benedetto XVI esorta in conclusione a sentirci “tutti protagonisti dell’impegno della Chiesa di annunciare il Vangelo”, rinnovando “l’invito alla preghiera e, nonostante le difficoltà economiche, all’impegno dell’aiuto fraterno e concreto a sostegno delle giovani Chiese”. (sintesi curata da www.perfettaletizia.it)
Nella domenica in cui la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale, l’Ufficio Missionario del Patriarcato di Venezia ci chiede di sostenere con la preghiera e le offerte gli studenti della Parrocchia San Marco di Ol Moran (Kenya), un’appendice della Diocesi in terra d’Africa. Il Programma di Sostegno della Scuola aiuta 120 studenti che frequentano scuole secondarie, istituti tecnici o college. Il contributo annuale per uno studente è di 300 euro (ccp 14876304 – Curia Patriarcale Venezia).
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Domenica 24 ottobre alle 16.00 in San Marco il Patriarca impone le mani su due giovani del Seminario ordinandoli Diaconi in vista del sacerdozio. Si tratta di Valentino Cagnin e Lorenzo De Lazzari, entrambi di Mestre. Sosteniamoli con la preghiera.
Venezia, 25 Settembre 2010
1. «Lo circondò, lo allevò, lo custodì come la pupilla del suo occhio» (Dt 32,10). Questo versetto della Prima Lettura, da subito, carissimi/e, spalanca il nostro cuore al significato profondo di questo gesto decisivo per la vita della Chiesa veneziana. Ancora una volta siamo convenuti, nella splendida Basilica di San Marco da ogni parte della Diocesi, per ricevere dalle mani del vescovo il mandato di attuare, in varie forme, il compito educativo a favore di uomini e donne in tutte le stagioni della loro esistenza. Al cuore dell’educazione sta la dimensione generativa umana, che è genesi e legame, relazione e riconoscimento, trasmissione e tradizione, responsabilità e fedeltà, interessamento e cura» (da: La sfida educativa a cura del Progetto culturale CEI, Laterza 2009, p 12). Si educa sempre e solo dentro una relazione. Il brano dell’odierno Vangelo di Luca, su cui siete stati invitati a riflettere con strumenti appropriati per prepararvi a questo gesto, ci presenta nella figura del padre buono il paradigma di ogni rapporto educativo. Conviene identificarne subito la cifra essenziale: se si è chiamati ad essere educatori allora si è chiamati non solo ad essere maestri, ma ad essere padri.
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Questa estate, proprio a ridosso della solennita dell’Assunta, noi giovani del gruppo Kairos siamo stati in Polonia, paese bellissimo pieno di ricchezze artistiche e naturali. Guidati in lungo e largo dal nostro amico don Sebastian che ha organizzato tutto alla perfezione e ci ha sopportato! Ci siamo fatti accompagnare dalle parole dei nostri Papi proclamate nelle precedenti GMG per prepararci al meglio per la GMG del 2011 a Madrid!
Abbiamo visitato i luoghi di Giovanni Paolo II ma la grazia piu grande e stata quella di sostare qualche minuto proprio ai piedi della icona della Madonna di Cz. stochowa. Abbiamo incontrato molte persone, un popolo, che vive la fede in un dimensione che abbraccia tutta la loro vita, ci hanno spalancato casa e cuore e ci hanno accolto con amore, li ricordiamo nelle nostre preghiere e chiediamo a Dio che ci aiuti a far tesoro di questa esperienza e a non dimenticare l’emozione forte che una fede genuina ha saputo darci!
Anche quest’anno nel mese di luglio i Lupetti e le Lupette di Murano hanno concluso le proprie attività con le Vacanze di Branco.
“In una calda giornata di luglio 32 baldi e forti giovani del branco Acque Rapide, avendo deciso di aiutare il più famoso mago mai esistito (e chi se non il grande Merlino) nella sua impresa, partirono per la località di Sacchet. Appena arrivati si resero subito conto che in quella piccola frazioncina di montagna si nascondeva un mondo fantastico e tra giochi, prove fisiche, canti, balli e attività d’arte sono stati in grado di aiutare Semola a diventare Re, scoprendo nel corso dei giorni e valorizzando, anche di più, le proprie doti e quelle degli altri, cercando contemporaneamente di correggere i propri difetti”.

“Nel giorno dell’Assunzione, Akela e Kaa (Stefano e Desirè), non ancora sazi di scautismo, si sono avventurati in un’altra meravigliosa impresa: il Campo di Formazione Metodologica che si è svolto presso la base Scout friulana di Andreis. “
Con grande stupore ci siamo subito accorti che stavamo respirando un’aria speciale, fresca, pulita, e con noi anche tutti gli altri ragazzi/e provenienti dalle più svariate località italiane. Tra incontri importanti e persone speciali, abbiamo vissuto momenti forti che hanno lasciato segni indelebili nella nostra crescita sia come capi scout che come persone.
Il primo vero e proprio appuntamento della Visita sarà venerdì 24 settembre alle ore 18.00: celebrazione comunitaria vicariale del sacramento della Penitenza, (chiesa di S. Girolamo). Guidata da mons. Orlando Barbaro
Appuntamenti col Patriarca
- Giovedì 7 ottobre alle 20.30 con il Consiglio Pastorale Vicariale (Casa dei Gesuiti).
- Sabato 9 ottobre, ore 17.00 Incontro vicariale di Gruppi di Ascolto (chiesa S. Canciano).
- Venerdì 22 ottobre, ore 20.30 Dialogo dei Giovani (18-25 anni) di tutta la Città ( S. Giovanni Grisostomo).
- Sabato 23 ottobre, ore 17.00 Incontro vicariale dei Catechisti (chiesa S. Marcuola).
- Sabato 6 novembre, ore 20.30 Incontro vicariale dei Giovanissimi (14-18 anni) (Patronato S. Giobbe).
- Sabato 13 novembre, ore 17.00 Incontro vicariale dei Volontari con il Patriarca (Mensa “Betania”)
- Sabato 20 novembre (tardo pomeriggio-sera) Pellegrinaggio diocesano dei giovani alla Salute.
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È stato diffuso il messaggio del Papa che accompagnerà la preparazione e lo svolgimento della Giornata Mondiale della Gioventù che avrà luogo nell’agosto 2011 nella capitale spagnola. Il tema è “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella Fede” (cfr Col. 2,7).
Il Papa stesso definisce questa proposta di Paolo decisamente contro corrente, quando invece si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità, «tutti aspetti – dice Benedetto XVI – che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita».
Il cuore del messaggio sta nelle espressioni “in Cristo” e “nella Fede”: «La piena maturità della persona – continua il papa -, la sua stabilità interiore, hanno il fondamento nella relazione con Dio, relazione che passa attraverso l’incontro con Gesù Cristo». Ricordando che questo messaggio porta la data del 6 agosto – Festa della Trasfigurazione, il papa si augura: «Possa la luce del Volto di Cristo risplendere nel cuore di ogni giovane!»