il Papa in Terra Santa
L’evento che ha segnato questa settimana è il pellegrinaggio del papa in Terra Santa : «L’amore superi i conflitti»
Il Papa ha concluso al Santo Sepolcro a Gerusalemme il suo pellegrinaggio in Terrasanta. Questo luogo «ci parla di speranza… questo è il messaggio che voglio lasciarvi a conclusione del mio pellegrinaggio in Terrasanta», ha detto il Pontefice. quindi della «redenzione» del genere umano, “possa la speranza sorgere nuovamente, per grazia di Dio, nel cuore di tutte el persone che abitano in questa terra” – ha esclamato Benedetto XVi – «con queste parole di incoraggiamento, cari amici, concludo il mio pellegrinaggio nei luoghi santi». Prima del Papa, ha preso la parola il patriarca latino di Gersualemme, Fouad Twal, chiedendo la fine del conflitto in Medio Oriente. “Oso confermare -ha aggiunto- che nè il conflitto, nè l’occupazione, nè i muri di separazione, nè la cultura della morte, nell’emigrazione dei cristiani riusciranno ad abbatterci”.
In ginocchio davanti al Santo Sepolcro.
In preghiera per alcuni minuti sulla pietra della tomba di Cristo nel Santo Sepolcro… Ha incitato la Chiesa di Terrasanta a non rinunciare alla speranza e ad essere “aralda di speranza”. «La potenza dello Spirito – ha anche detto – possa aiutarci a superare ogni conflitto e tensione nati dalla carne e rimuovere ogni ostacolo, sia dentro che fuori, che si frappone alla nostra comune testimonianza a Cristo e al potere del suo amore che riconcilia». Dalla tomba, il Papa si recherà al Calvario, il luogo della crocifissione.
Ai rappresentanti delle chiese cristiane in Terrasanta.
La vita di Gerusalemme sia «contrassegnata da libertà religiosa e da coesistenza pacifica e – in particolare per le giovani generazioni – dal libero accesso all’educazione e all’impiego, prospettiva di una conveniente ospitalità e residenza famigliare e possibilità di trarre vantaggio da una situazione di stabilità economica e di contribuirvi». Lo ha chiesto il Papa nell’incontro ecumenico, nella sala del trono del patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, con i rappresentanti delle chiese cristiane in Terrasanta. Il Papa è stato accolto dal patriarca greco-ortodosso Teofilo III.
Benedetto XVI ha incitato ad educare una «generazione di cristiani ben formati e impegnati, solleciti nel desiderio di contribuire generosamente alla vita religiosa e civile di questa città unica e santa». «Dobbiamo trovare la forza – ha detto papa Ratzinger nel discorso ai capi cristiani – per perfezionare la nostra comunione, per renderla completa, per recare comune testimonianza all’amore del Padre… ».
Benedetto XVI ha anche ricordato gli «storici incontri che ebbero luogo qui a Gerusalemme – ha detto – fra il mio predecessore, il papa Paolo VI e il patriarca ecumenico Atenagora I, come pure quello fra papa Giovanni Paolo II e sua beatitudine il patriarca Diodoros. Questi incontri, in essi comprendendo la mia visita odierna – ha rimarcato – sono di grande significato simbolico».