Sabato 4 Dicembre inizia la sosta Pastorale:
- Alle 15 alla colonna viene accolto dalla Remiera Murano e accompagnato in corteo a san Donato
- Alle 15.15 lo accolgono a S.Donato i bambini delle elementari ed i lupetti, si ferma a dialogare con loro ed i loro genitori
- Dalle 16 alle 17 va a fare visita ad alcuni ammalati ed anziani che non possono muoversi
- Alle 17.15 in chiesa S.Pietro lo aspettano i ragazzi delle medie, i dopo cresima e gli adolescenti, gli socut e i rover/scolte insieme alle loro famiglie per dialogare con lui
- Alle 18.30 in chiesa a S.Pietro incontra l’assemblea parrocchiale: tutti sono invitati!
- Domenica 5 Dicembre celebra le sante messe delle 09.30 a San Donato e delle 11.00 a San Pietro
- Lunedĺ 6 Dicembre festa di S.Nicolò incontrerà nella scuola Abate Zanetti gli operatori del vetro, alle 18.00 celebrerà la S.Messa
Con la visita del Patriarca viviamo un gesto di carità; la raccolta delle offerte di Domenica 4 e Domenica 12 Dicembre verra’ destinata per i cristiani del Pakistan
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Martedi 2 Novembre ore 21.00 a San Donato
- L’equipe liturgica si incontra con tutti coloro i quali desiderino preparare la messa delle 9.30 con il Patriarca
Mercoledi 3 Novembre ore 21.00 a San Pietro
- Incontro del “Noi del Patronato”
Giovedi 4 Novembre ore 21.00 a San Donato
- Adorazione eucaristica in particolar modo per tutti coloro i quali svolgono un servizio nelle nostre comunità
Venerdi 5 Novembre ore 09.30 a San Pietro
- Santa Messa per gli ammalati
Venerdi 5 Novembre ore 21.00 a San Donato
- Incontro dei catechisti di Arcobaleno, Mamre con i capi branco dei lupetti per la preparazione dell’incontro dei bambini con il Patriarca di Sabato 4 Dicembre
Sabato 6 Novembre ore 20.00 Patronato di San Giobbe
Il Patriarca incontra i giovanissimi del vicariato (dai 14 ai 18 anni) – Programma:
- Ore 20.00 – 20.30 accoglienza
- Breve rappresentazione dalla quale emerge il desiderio di mostrarsi senza “maschere” in un mondo in cui ciò non non è semplice
- Interventi dei ragazzi e risposte del Patriarca
- Benedizione
- Momento conviviale caratterizzante del luogo per tradizione (castagne)
Lunedi 8 Novembre ore 21.00 a San Pietro
- L’equipe liturgica si incontra con tutti coloro i quali desiderino preparare la messa delle 9.30 con il Patriarca
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Domenica prossima – 26 settembre – con la santa Messa a San Pietro alle ore 10.00 (la Messa delle 8 viene celebrata a San Donato e sono sospese quelle delle 09.30 e 11.00) riprenderà il cammino delle nostre comunità cristiane e consegneremo il mandato ai catechisti e animatori. Questo anno pastorale avrà il suo momento importante e fondamentale con la Sosta Pastorale che il nostro Patriarca Angelo vivrà con noi nei giorni 4-5-6 dicembre.
La sua venuta in mezzo a noi è un occasione preziosa e importante per dare conferma al cammino pastorale delle nostre parrocchie. Il venire del nostro vescovo in mezzo ci ricorda che se siamo comunità lo siamo solo come espressione della Chiesa Diocesana, di cui il Patriarca è pastore, e siamo chiamati a seguire il suo magistero come educazione concreta al Pensiero di Cristo.
Ecco il programma della sua venuta:
Sabato 4 Dicembre
- Ore 15.00 Accoglienza a San Donato
- Ore 15.15 a San Donato: incontro in chiesa con i bambini e i ragazzi dei gruppi Arcobaleno e Mamre (elementari) i lupetti e le loro famiglie.
- Dalle 16.00 alle 17.30: Visita agli ammalati sia di San Donato che di San Pietro.
- Ore 17.30 a San Pietro: Incontro con i ragazzi dei gruppi Sichem (medie) e dopo Cresima e scouts e le loro famiglie.
- Ore 18.30 a San Pietro: Incontro con l’Assemblea Parrocchiale in Chiesa, sono invitati tutti
Domenica 5 Dicembre
- Ore 09.30 a San Donato: S. Messa
- Ore 11 : 00 a San Pietro S. Messa
Lunedi’ 6 Dicembre – San Nicolò
- Ore 16.30 Scuola Abate Zanetti: incontro con gli operatori del settore Vetro
- Ore 18.00 a San Pietro: Santa Messa e inaugurazione mostra
Visita pastorale
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“Predicalo dai tetti” è una iniziativa per rendere le nostre Comunità più unite, e per sostenere i nostri anziani e ammalati che non possono più partecipare alle Celebrazioni in Chiesa. Abbiamo installato una Radio parrocchiale, che trasmette giornalmente musica sacra e tutte le celebrazioni secondo queste modalità:
Giorni feriali:
Lodi del mattino – Ore 07:30
Preghiera del Rosario – Ore 18.00
S.Messa – Ore 18.30
Giorni festivi:
Vesperi – ore 18.00
Sante Messe – Ore 08.00, 09.30, 11.00, 18.30
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Basta fornirsi dell’apparato ricevente – da richiedere in sacrestia – metterlo in casa, accenderlo e si è collegati. Può anche essere ascoltata via internet.
Diamo la possibilità a tutti di partecipare a quanto si vive nelle nostre chiese.
Facciamo una proposta: offriamo ad una persona anziana o inferma, sola, questa possibilità di sentirsi più vicino alla comunità regalandogli l’apparato ricevente.
Una iniziativa per rendere le nostre Comunità più unite, e per sostenere i nostri anziani e ammalati che non possono più partecipare alle Celebrazioni in Chiesa.
Abbiamo installato una Radio parrocchiale.
Diamo così la possibilità a tutti di partecipare a quanto si vive nelle nostre chiese. Basta fornirsi dell’apparato ricevente, da richiedere in sacrestia, e poi metterlo in casa, accenderlo e si è collegati. Facciamo una proposta: Offriamo ad una persona anziana o inferma, sola, questa possibilità di sentirsi più vicino alla comunità, regalandogli l’apparato ricevente.
Giovedi 11 Febbraio 2010 – “La Chiesa a servizio dell’amore per i sofferenti”
Domenica 14 Febbraio Sante Messe ore 11.00 a San Pietro – ore 15.30 a San Donato con l’impartizione dell’Unzione degli infermi.
Quanti, ammalati o anziani , desiderino ricevere l’Unzione lascino il loro nome in sacrestia. Non si terrà la consueta Messa delle 18.30 a san Donato
A te, Vergine di Lourdes,
al Tuo Cuore di Madre che consola,
ci rivolgiamo in preghiera.
Tu, Salute degli Infermi,
soccorrici e intercedi per noi.
Madre della Chiesa, guida e sostieni
gli operatori sanitari e pastorali,
i sacerdoti, le anime consacrate
e tutti coloro che assistono i malati.
Madre dell’Amore,
facci discepoli del Tuo Figlio,
il Buon Samaritano,
affinché tutta la nostra vita
diventi in Lui
servizio d’amore e sacrificio di salvezza.
Amen!
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Puntuale arriva il Natale, non sbaglia giorno, non ritarda, anzi.
Un Natale nuovo, un Natale che viene a rinnovare la nostra vita personale e comunitaria. Dio che si incarna nella nascita di Gesù a Betlemme, ci annuncia ancora: “Dio desidera donare se stesso per dare alla tua vita compimento”. E’ questo il grande e nuovo dono, Dio stesso si fa uomo per ciascuno di noi. Sarà un nuovo Natale e porta con se novità : *prima di tutto questa esperienza di cammino dall’Unità alla Comunità Pastorale, cammino che cambierà sostanzialmente il modo di vivere la nostra dimensione di parrocchia. *Poi la centralità che desideriamo dare all’Eucaristia con la realizzazione della Adorazione permanente, cioè la possibilità di avere una mattina e un pomeriggio di ogni settimana, Gesù esposto nel santissimo Sacramento per diventare punto di riferimento e centro vitale del cammino delle nostre persone e delle nostre comunità. *La preparazione alla Visita Pastorale del Patriarca Angelo che verrà tra noi il 4 e il 5 dicembre 2010. Il 6 poi festeggerà con noi il patrono san Nicolò.
Questa sua visita è la visita del Pastore che ha a cuore il suo gregge. Egli viene per confermarci nella fede e per annunciarci quella Parola che da vita. Nell’opuscolo che viene consegnato con questo COMMUNIO, troverete tutte le date, fissiamole già nel calendario di casa, nelle agende personali, nelle memorie dei cellulari, così potremmo partecipare e gustare con tutti i fedeli della nostra diocesi, del nostro vicariato, della città lagunare, a questo incontro con il Pastore che viene a raccogliere il suo gregge per accompagnarlo a pascoli sicuri e buoni. Questo è il mio augurio di Buon Natale e di un Nuovo Anno nel Signore, un augurio per tutti, per i nostri ammalati e anziani e per chi lo vivrà da solo, per i giovani e i ragazzi, per le famiglie, soprattutto quelle che soffrono.
Aggiungo un grazie di cuore a tutti quelli, che in qualsiasi modo, si spendono nel servire le nostre comunità cristiane e generosamente le fanno vivere.
Auguri, don Carlo
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In questi giorni in cui abbiamo pregato per la vita di questa giovane donna, e la abbiamo ricordata per la sua morte, abbiamo pure ascoltato tante voci. Voci che alle volte ci hanno disorientato e non ci hanno aiutato a comprendere la realtà di quello che stava accadendo. Desideriamo offrire le Parole del Papa, pronunciate durante la celebrazione nella Giornata mondiale degli ammalati. La sua è una Voce che ci aiuta a comprendere delle verità sulle quali siamo chiamati a fondare le nostre risposte agli interrogativi che un fatto così, ci ha provocato.
“Questa Giornata invita a far sentire con maggiore intensità ai malati la vicinanza spirituale della Chiesa, la quale, come ho scritto nell’enciclica Deus caritas est, è la famiglia di Dio nel mondo, all’interno della quale nessuno deve soffrire per mancanza del necessario (cfr n. 25 b). Al tempo stesso, quest’oggi ci è data l’opportunità di riflettere sull’esperienza della malattia, del dolore, e più in generale sul senso della vita da realizzare pienamente anche quando è sofferente. Nel messaggio per l’odierna ricorrenza ho voluto porre in primo piano i bambini ammalati, che sono le creature più deboli e indifese. È vero! Se già si resta senza parole davanti a un adulto che soffre, che dire quando il male colpisce un piccolo innocente? Come percepire anche in situazioni così difficili l’amore misericordioso di Dio, che mai abbandona i suoi figli nella prova? Sono frequenti e talora inquietanti tali interrogativi, che in verità sul piano semplicemente umano non trovano adeguate risposte, poiché il dolore, la malattia e la morte restano, nel loro significato, insondabili per la nostra mente. Ci viene però in aiuto la luce della fede. La Parola di Dio ci svela che anche questi mali sono misteriosamente «abbracciati» dal disegno divino di salvezza; la fede ci aiuta a ritenere la vita umana bella e degna di essere vissuta in pienezza pur quando è fiaccata dal male. Dio ha creato l’uomo per la felicità e per la vita, mentre la malattia e la morte sono entrate nel mondo come conseguenza del peccato. Ma il Signore non ci ha abbandonati a noi stessi; Lui, il Padre della vita, è il medico per eccellenza dell’uomo e non cessa di chinarsi amorevolmente sull’umanità sofferente. Il Vangelo mostra Gesù che «scaccia gli spiriti e guarisce coloro che sono ammalati » ( Mt 8, 16), indicando la strada della conversione e della fede come condizioni per ottenere la guarigione del corpo e dello spirito. Con la sua passione e morte Egli ha assunto e trasformato fino in fondo la nostra debolezza. Ecco perché – secondo quanto ha scritto il servo di Dio Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Salvifici doloris – « soffrire significa diventare particolarmente suscettibili, particolarmente aperti all’opera delle forze salvifiche di Dio, offerte all’umanità in Cristo » (n. 23).
Cari fratelli e sorelle, ci rendiamo conto sempre più che la vita dell’uomo non è un bene disponibile, ma un prezioso scrigno da custodire e curare con ogni attenzione possibile, dal momento del suo inizio fino al suo ultimo e naturale compimento. La vita è mistero che di per se stesso chiede responsabilità, amore, pazienza, carità, da parte di tutti e di ciascuno. Ancor più è necessario circondare di premure e rispetto chi è ammalato e sofferente. Questo non è sempre facile; sappiamo però dove poter attingere il coraggio e la pazienza per affrontare le vicissitudini dell’esistenza terrena, in particolare le malattie e ogni genere di sofferenza. Per noi cristiani è in Cristo che si trova la risposta all’enigma del dolore e della morte. La partecipazione alla Santa Messa, come voi avete appena fatto, ci immerge nel mistero della sua morte e risurrezione. Ogni celebrazione eucaristica è il memoriale perenne di Cristo crocifisso e risorto, che ha sconfitto il potere del male con l’onnipotenza del suo amore. È dunque alla « scuola » del Cristo eucaristico che ci è dato di imparare ad amare la vita sempre e ad accettare la nostra apparente impotenza davanti alla malattia e alla morte”
Benedetto XVI
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di Adriana
Da un messaggio del Concilio Vaticano Secondo agli ammalati: “Ecco la scienza cristiana della sofferenza, la sola che dà pace: sappiate che non siete soli, né separati, né abbandonati, né inutili. Voi siete chiamati da Cristo, voi siete la sua vivente e trasparente immagine”. Nel Vangelo Gesù dice:”venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi e io vi ristorerò”.
Il sofferente però ha bisogno di non sentirsi solo, abbandonato o inutile e quindi spetta alla Comunità cristiana, animata da spirito evangelico, di farsi mani, voce, cuore di Cristo, perché il malato senta concretamente questo amore e questa vicinanza del Signore.
Mercoledì 11 febbraio, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes, la Chiesa celebra “la giornata mondiale del Malato”; anche noi pregheremo Maria, madre degli infermi. In questa celebrazione verrà anche distribuito, a chi lo richiede, il sacramento dell’Unzione degli infermi in cui, come dice il rituale, “tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Cristo sofferente e glorificato, perché rechi loro sollievo e li salvi”.
Testimonianze
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11 febbraio 2009, in occasione della
Festa della B. Maria Vergine di Lourdes:
Giornata dell’ammalato
Alle 10.30 A San Pietro Martire e
Alle 15.30 A San Donato
verrà recitato il Santo Rosario segue la celebrazione della Santa Messa, durante la quale verrà Impartito il sacramento dell’unzione degli infermi L’unzione degli infermi verrà anche celebrata in casa di coloro che non possono partecipare in Chiesa
chi desidera riceverlo deve richiederlo a Don Carlo o a Don Nandino.
Preghiera per i malati
Signore, accogli le preghiere e i lamenti
di coloro che soffrono e
di quanti si adoperano per alleviarne il dolore.
Tu che hai percorso la via del calvario
e hai trasformato la croce in segno
di amore e di speranza
conforta coloro che sono afflitti, soli e sfiduciati.
Dona loro:
la pazienza sufficiente per sopportare le lunghe attese
il coraggio necessario per affrontare le avversità
la fiducia per credere in ciò che è possibile
la saggezza per accettare ciò che è rimasto irrisolto
la fede per confidare nella tua Provvidenza.
Benedici le mani, le menti e i cuori degli operatori sanitari
perché siano presenze umane e umanizzanti
e strumenti della tua guarigione.
Benedici quanti nelle nostre comunità
si adoperano per accompagnare i malati
perché accolgano la profezia della vulnerabilità umana
e si accostino con umiltà al mistero del dolore.
Aiutaci Signore a ricordarci
che non siamo nati felici o infelici,
ma che impariamo ad essere sereni
a seconda dell’atteggiamento che assumiamo dinanzi alle prove della vita.
Guidaci, Signore,
a fidarci di Te e ad affidarci a Te.
Amen.
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