IV domenica di Pasqua Gv 10,27-30 27
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Il capitolo 10 del vangelo secondo Giovanni contiene una lunga discussione tra Gesù e alcuni farisei che egli dichiara in una situazione di peccato, perché credono e dicono di vedere mentre in realtà non vedono e non operano un discernimento circa l’identità di Gesù e la qualità della sua azione (cf. Gv 9,40-41). Con una parabola Gesù cercare di rivelare loro come egli non sia un ladro ma sia il pastore che entra ed esce attraverso la porta dell’ovile, non in incognito, il pastore che cammina davanti a pecore che lo seguono perché riconoscono la sua voce. Prosegui la lettura 'La mano di Cristo, il pastore buono'»
Notizie
|
amore, ascolto, Bibbia, comunione, dedicazione, Domenica, fede, festa, parabola, Parola, Pasqua, peccato, religione, Vangelo
Gv 11,55-12,11 Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa? ». Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo. Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri? ». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
Prosegui la lettura 'DOMENICA DI PASQUA'»
Notizie
|
amore, ascolto, Betania, Domenica, evento, fede, festa, incontro, liturgia, Maria, Parola, Pasqua, peccato, poveri, sacerdote, Vangelo
XXXIV domenica del tempo Ordinario B, 22 novembre 2015
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo Gv 18,33b-37
Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei? ». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me? ». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto? ». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re? ». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Prosegui la lettura 'Gesù, un “Re al contrario”'»
Letture: Ez 34,11-16; Rm 5,5-11; Gv 3,13-17
Anche la Chiesa deve invocare guarigione
La festa più sentita dai veneziani è quella del Redentore. La grande epidemia di peste del 1575, che investì tutta l’Italia, fece a Venezia cinquantamila vittime. Vista l’inutilità di ogni rimedio, il doge esortò il popolo a pregare e deliberò la costruzione di un tempio votivo dedicato al Redentore non appena la pestilenza fosse terminata. S.decretò che la terza domenica di luglio, mese in cui il morbo cessò, fosse per sempre dedicata al pellegrinaggio di tutta la città al tempio votivo, costruito poi da Andrea Palladio.
Prosegui la lettura 'Festa del SS.Redentore'»
Notizie
|
amore, Chiesa, diocesi, Domenica, festa, Giovani, letture, malattia, Papa, Papa Francesco, Parola, pellegrinaggio, poveri, speranza, spirito
Letture: Es 24,3-8; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26 Una Parola che è come un pane per nutrire l’esistenza
1 «Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore». All’inizio di quella complessa realtà che noi siamo soliti chiamare ‘Parola di Dio’ c’è dapprima una esperienza, una storia. C’è, per esempio, la vicenda esemplare di un uomo come Mosè, allevato alla corte del faraone, travolto dalla paura per aver ucciso un egiziano, fuggiasco nel deserto, pastore di un gregge che non gli appartiene, adoratore di quel Dio che era stato il Dio dei suoi antenati, scoperto oltre il deserto, in una fiamma ardente. A questo pastore viene affidato il compito di condurre alla libertà una massa di schiavi rassegnati e stanchi, capaci solo di levare al cielo rumorose grida. Ma sembra che Dio ascolti più il grido degli oppressi, che le devote preghiere senza storia e senza dramma, e Mosè accetta questo incarico perché Dio stesso gli ha parlato. Come e quando gli ha parlato? In una lingua a noi incomprensibile: «Vi furono lampi, unanuvola densa sul monte e un suono fortissimo di corno» (Es 19,16). E ancora: «Il monte Sinai era tuttofumante…tutto il monte tremava molto.
Prosegui la lettura 'Festa del SS.Corpo e Sangue di Cristo'»
Notizie
|
amore, ascolto, Chiesa, comunione, Corpus Domini, evento, festa, letture, liturgia, obbedienza, Parola, poveri, spirito, tradizione
III domenica di Quaresima Anno B – Gv 2,13-25
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose? ». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere? ». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Prosegui la lettura 'Cacciata dei mercanti dal tempio'»
In preparazione alla festa dell’Immacolata si è svolto ieri presso il centro pastorale diocesano “Card. Urbani di Zelarino” l’incontro prenatalizio formativo per i ministri straordinari della comunione. Tenendo conto della vicinanza di questa solennità mariana il tema dell’incontro è stato “Maria donna eucaristica” e l’animatore nonchè direttore dell’ufficio liturgico mons. Orlando Barbaro ha sviluppato a tutti i presenti lo stretto “rapporto tra Maria e l’Eucarestia” citando alcuni passaggi dell’enciclica di papa S.Giovanni Paolo II intitolata “Ecclesia de Eucaristia”. Nella sua esposizione mons. Barbaro ci ha parlato di “Eucarestia come dono e chiamata” che deve essere accolto, vissuto, testimoniato e donato a sua volta alla comunita’cristiana. in Maria questi atteggiamenti si sono pienamente realizzati e compiuti con il suo “si” e con il suo “eccomi al Signore” diventando attraverso il piano di dio “tabernacolo della sua presenza”. questo “tabernacolo della presenza di dio” non è stato solo un privilegio riservato a maria nel “mistero dell’incarnazione divina, ma in virtù del Battesimo e della grazia dello Spirito Santo è “parte integrante della vita di ogni cristiano” che come dice S.Paolo è “tempio dello spirito e dimora dell’Eterno”. Portare Gesù nella vita quotidiana dunque, non è solo nutrirsi del pane eucaristico ma bensì come lo fu per Maria permeare tutta la nostra esistenza alla luce della Parola, dell’accoglienza del servizio e della testimonianza. Il compito che nelle nostre nostre comunità parrocchiali viene affidato ai “ministri straordinari della comunione” deve far trasparire questa particolare “vocazione alla sequela e al servizio di Cristo”.

Essere ministri dell’Eucarestia non è un “particolare privilegio riservato a pochi” ma una maniera concreta di vivere la vocazione di discepoli e servi del Signore. Sull’esempio della Vergine Madre, deve trasparire il nostro stretto legame con colui che viene affidato alle nostre mani perchè venga “donato e offerto ai fratelli” e con lui, come per Maria, questo è possibile se in quel “donarlo” ci siamo anche noi con tutta la nostra vita e con tutto il nostro amore.
Notizie
|
amore, Battesimo, comunione, Eucarestia, festa, Giovanni Paolo, incarnazione, incontro, Maria, Papa, Parola, spirito, vergine, vocazione

Anche se la Crisi Economica internazionale da anni sta mettendo “in ginocchio” il Comparto della Vetraria, la Comunità Cristiana dell’Isola si e ritrovata ieri sera presso la Chiesa Parrocchiale di S.Pietro Martire per Celebrare nel segno della “fede e della speranza” la Festa di S.Nicolò Patrono dellArte Vetraria Muranese. In un clima di gioia e di preghiera adulti e bambini hanno accolto sua Eccellenza Mons. Dino De Antoni, Vescovo Emerito di Gorizia che su invito del Parroco Don Alessandrto Rosin ha Presieduto l’Eucarestia Concelebrata dal Parroco e due Sacerdoti Muranesi Don Umberto Bertola e Padre Giancarlo Lazzarini. Mons Dino sottolineando nella sua omelia le “virtù e le doti” di S.Nicola Vescovo di Mira ha voluto affermare a tutti noi che la Fede e la Carità vissute nell’ottica “dell’amore e del servizio ai fratelli”sono i pilastri portanti della vita del cristiano e ci aprono alla prospettiva della salvezza di Cristo che è venuto nel mondo non per essere servito ma per servire e donare la sua vita per la salvezza del mondo. Al termine della Celebrazione vissuta da tutti nel raccoglimento e nella preghiera la Famiglia Marcato ha voluto come tradizione offrire “il Pane di S.Nicolò”ricordando il caro Giovanni Marcato “Titolare del Panificio” che ogni anno confezionava con orgoglio e passione questo”dono” in memoria della carità del Santo Nicola. Dopo la S.Messa Mons Dino assieme a Don Alessandro e ai sacerdoti, si sono recati presso la Sala Pio X° nell’attiguo Patronato per aprire ufficialmente la “Mostra Vetraria” che come tradizione ogni anno viene allestita dall’Associazione Scuola di S.Nicolò con il contributo gratuito dei Maestri Vetrai che offrono i vetri il cui ricavato della vendita viene devoluto per le opere caritative delle Parrocchie di Murano. Oggi 6 Dicembre, la Festa di S.Nicolò ha avuto un ulteriore prolungamento con varie manifestazioni nell’arco della giornata con intrattenimenti musicali, degustazione di prodotti tipici e infine con una fiaccolata, che in serata ha visto “l’arrivo di S.Nicolò” che ha distribuito per la gioia dei più piccoli dolciumi e golosità in rispetto della tradizione secolare di questa festa.
Notizie
|
amore, Chiesa, Eucarestia, famiglia, fede, festa, Fiaccolata, memoria, omelia, patronato, patrono, preghiera, scuola, speranza, tradizione, Vescovo
Proclamando la buona notizia che racconta e fa conoscere Dio, Gesù non ricorre a grandi definizioni, non spiega complesse dottrine, ma preferisce presentare a chi lo ascolta delle immagini, degli eventi della vita umana, e indicare in essi una dinamica che illustra l’agire di Dio e degli esseri umani. La parabola prevista oggi dalla liturgia ci parla di un re che vuole celebrare le nozze di suo figlio. S.in questo evento si deve riscontrare una somiglianza con il regno dei cieli (“Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio”), allora quel re non può che essere Dio e suo Figlio è Gesù, mandato nel mondo per trovare la sua sposa, l’umanità. Siamo di fronte alla realizzazione del progetto, del sogno di Dio già annunciato più volte dai profeti nell’Antico Testamento (cf. Os 2,16-25; Is 54,5, ecc. ): Dio avrebbe celebrato le nozze con l’umanità, attraverso un’alleanza definitiva, eterna, e ormai Gesù è in procinto di compiere queste nozze, è lui lo Sposo atteso (cf. Mt 9,15). Ancora una volta, dunque, Dio manda i suoi servi
Prosegui la lettura 'XXVIII domenica del tempo Ordinario, ANNO A'»
Carissimi, come ben sapete la Chiesa universale si approssima a celebrare nel prossimo mese di ottobre il Sinodo straordinario sulla famiglia. Un appuntamento voluto da papa Francesco, su cui tante persone fanno affidamento affinché siano aiutate nel difficile compito di gestire le loro famiglie, o i fallimenti che ne sono derivati, o le drammaticità che hanno comportato.
Prosegui la lettura 'Un momento di veglia e preghiera'»
Notizie
|
Chiesa, comunione, famiglia, Famiglie, festa, incontro, Papa, Papa Francesco, patrono, preghiera, San Francesco, scout, Sinodo, spirito